lunedì 16 gennaio 2012

Il mio primo post!

Dopo mesi dall'iscrizione a questo fantastico blog ho deciso di scrivere anch'io qualcosa, dato che dopo la pubblicazione del video di Belen è stato totalmente abbandonato l'aspetto culturale. A questo scopo riporto qui di seguito una poesia che ho scritto qualche anno fa, ma che ritengo ancora di attualità. Il sonetto è tratto dalla raccolta di poesie Frenne sull'anpa pubblicato nel 2004 e si intitola Il fanno ombroso:

IL FANNO OMBROSO

Erca la fenna lo sgnacco lefoso,
mentre sguizza garulo a la moranna
Irto, funone, ch'a bantar scivoloso

manlio di gurlo al pesco giovanna.
Orca loca grilla la fusta sul covo
ode una cilla che scucca la panna

pento moresto sul principiar del rovo
esta patalla l'è un poco pelosa!
finisce lo canto del fanno ombroso

Non c'è bisogno di spiegare la poesia, il cui contenuto mi sembra abbastanza chiaro, ma per evitare banali equivoci ci tengo a precisare che in questo contesto il termine ombroso significa triste.
Il linguaggio che ho utilizzato è chiaramente petroso, infatti, per la stesura di questo sonetto mi sono ispirato alle opere di alcuni miei illustri predecessori, come Dante e Cavalcanti, senza disdegnare la lettura di alcuni poeti minori, come Pascoli per esempio.
Grazie per l'attenzione

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