martedì 24 aprile 2012

Siri comincia a parlare Italiano!



Siri in italiano


Ebbene si, comincia a impazzare da pochissimi giorni questa notizia. Siri, l'assistente vocale dell'iPhone 4S che in Italia lo stiamo aspettando con ansia, comincia a dire le sue prime paroline.
Una cosa che non ho detto nel primo post da me creato è che Siri ha bisogno di un collegamento ad internet per riuscire a parlare. Questo perché collegandosi al server Apple può avvalersi di un’inimmaginabile quantità di frasi e parole, per meglio capire cosa stiamo dicendo e poterci rispondere al meglio. Proprio per questo, come si vede in figura (foto scattata da me personalmente), da pochissimi giorni se chiediamo (ovviamente in inglese) la data di oggi, Siri ci risponderà in inglese ma scritto in italiano. Come ho detto, se Siri si rifà ad un server  per parlare, questo vuol dire che la Apple sta effettuando già i test sui loro server per la lingua Italiana. Questa cosa è successa anche per la lingua giapponese, infatti poco prima dell’uscita della lingua giapponese con l’aggiornamento  5.1 di Marzo, se si chiedeva (in inglese) che giorno fosse nel territorio del sol levante, rispondeva in inglese ma i giorni della settimana erano scritti tutti in nipponico.
Questo sta a significare, come si spera tutti, che ormai la lingua Italiana per Siri non sia più una leggenda, e forse sarà già presente nel prossimo aggiornamento.

lunedì 23 aprile 2012

La nobile arte del Trolleggio


DEFINIZIONE:


Fratelli dei fake e dei lamer, padri dei bimbiminkia e imparentati coi sockpuppet, i troll sono una specie animale di origine sconosciuta, caratterizzata dal comportamento irritante volto a far impazzire chiunque si trovi nel loro raggio d'azione.



Il Troll, nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali, è un soggetto che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l’obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.


Dal sostantivo troll si derivano comunemente, sia in lingua inglese sia tramite l’adattamento allalingua italiana, il verbo to troll, trolling (tradotto in trollare), ovvero l’agire come un troll (fomentare gli animi provocatoriamente), e la locuzione farsi trollare, ovvero il cadere nella trappola di un troll, rispondendo alle sue provocazioni.


Di norma l’obiettivo di un troll è far perdere la pazienza agli altri utenti, spingendoli a insultare e aggredire a loro volta (generando una flame war). Una tecnica comune del troll consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione vissuta come sensibile e già lungamente dibattuta degli altri membri della comunità (per esempio una religion war). In altri casi, il troll interviene in modo apparentemente insensato o volutamente ingenuo, con lo scopo di irridere quegli utenti che, non capendone gli obiettivi, si sforzano di rispondere a tono ingenerando ulteriore discussione e senza giungere ad alcuna conclusione concreta.









ORIGINI:
Nonostante il termine troll sia stato coniato agli albori dell'era informatica, testimonianze dell'attività di questi animali si hanno dalla notte dei tempi, come per esempio il cavernicolo che rovinava ripetutamente le pitture rupestri della caverna, o quello che voleva orge sfrenate a tutti i costi nei periodi di carestia. Dopo essersi sfogati per millemila anni nella vita reale, era naturale che esseri del genere avrebbero inziato a proliferare anche nelle comunità virtuali. Che resero necessaria l'esistenza di persone come i moderatori, che in assenza di bot dormono una media di 45 petosecondi a settimana, causa i post continui, inutili e smerigliatesticoli di questi esseri. Si tratta spesso di esseri sfigati in cerca di attenzione e disposti a tutto pur di ottenerla; essi si nutrono delle attenzioni che gli utenti meno esperti dedicano loro, da qui il motto "Don't feed the trolls".


Troll preistorico agli albori di questa nobile arte




TIPOLOGIE:



Troll irritans vulgaris 
La specie più comune e facile da riconoscere, causa le flame-war che si scatenano a ogni suo post, specie in blog o forum, dovute ai messaggi deliberatamente offensivi con cui appestano i suddetti luoghi, oppure alle loro interessantissime idee, spesso di marcata matrice pseudo-estremista e alquanto disinformate.


Troll inopportunus
Gli utenti meno esperti perdono la pazienza troppo facilmente con i troll
Aventi una stretta parentela con i Fake megalomanus, gli appartenenti a questa sottospecie amano lasciare post che non c'entrano niente, ma davvero niente con l'argomento del forum o sito in questione; tendono sovente a lasciare messaggi riguardanti le loro fantasie erotiche, le loro allucinazioni da trip lisergico o le loro mirabolanti imprese, oppure, per esempio, lasciano messaggi che sembrano avere il chiaro intento di mettersi contro l'intero forum/sito (un esempio può essere qualcuno che lascia il testo di bandiera rossa in un forum fascista), oppure (cosa ben peggiore) si divertono a lasciare in giro messaggi contenenti spoiler sulla trama del film/videogioco/fumetto/anime/serie TV su cui si sta discutendo.


Troll ignorantis poserantis
Noti per la facilità con cui cadono in contraddizione, questi esseri fanno uso delle loro esattissime informazioni o della loro smisurata cultura, e finiscono per godere di ottima reputazione tra gli utenti, dilettandosi a correggere l'ortografia di altri utenti (quando la loro è assai peggiore), o a fare citazioni degne dei maggiori intellettuali sulla piazza.



                       
     



Dimmi come ti comporti con un troll e ti dirò chi sei:

- Cacciatore di troll: essere assetato di sangue, il cui obiettivo è unicamente quello di cacciare e uccidere i troll. Non sono tuttavia meglio di loro, visto che li usano per giustificare il loro pessimo comportamento e finiscono per accusare utenti innocenti.
- Nobile: costovo pvefeviscono ignovave i tvoll, limitandosi a consigliave agli utenti di non nutvivli, che è fovse la cosa migliove da fave.
- Moderante: amano salvare capra e cavoli (come fosse possibile), cercando di accontentare tutti.
- Spettatore: siccome non hanno nulla di meglio da fare, si procurano popcorn e coca-cola e assistono allo spettacolo.
- Dirottatore: aprono topic di risposta ai troll, che diventano snack-bar non solo per gli spettatori, ma anche per i troll

Tipico navigatore del web che si imbatte in un troll


Un troll durante un'epica lotta contro un Mod



Le più grandi trollate che la storia insegna:






Puoi trollare una pagina, puoi trollare un forum, puoi trollare un sito ma... Riusciresti a trollare un'intera nazione?!














Cristianesimo: Il credere che uno zombie ebreo venuto dal cielo, che è il padre di se stesso, può farti vivere per sempre se simbolicamente mangi il suo corpo e telepaticamente gli comunichi che lo accetti come tuo signore così può rimuovere una forza malvagia dalla tua anima che è presente nell'umanità perché una donna-costola è stata convinta da un serpente parlante a mangiare da un albero magico




Da Nonciclopedia

 








I ricchi esistono perchè esistono i poveri e viceversa (venturini)

Allora, andre, in risposta al tuo post ho creato un altro post (almeno facciamo più visualizzazioni). Sono daccordo con te in parte ma per il settanta per cento no. Innanzitutto Bill Gates (per come la penso io) non è un ricco ma un detentore delle risorse di cui parlavo prima. Il denaro è una risorsa e io per differenziare i " Bill Gates" dai "ricchi " ho tirato in ballo i cosidetti "detentori". Seconda cosa: io intendo "povero" colui che non ha nulla(e quindi è uno status) non intendo il cinese che ora sta meglio dell'italiano in generale,ma intendo lo status delle persone che prima erano povere e che adesso lo sono ancora di più; se andiamo a vedere la Cina nel suo complesso si è arricchita, ma ciò che intendo è che il cinese che fino a ieri tesseva e guadagnava tot, adesso, benchè la Cina stia andando bene,non ha possibilità di risalita per i motivi illustrati nel mio post precedente. Ci tengo a precisare che parlavo di uomini e non di Nazioni, non ho fatto medie o statistiche e nemmeno confronti  tra le nazioni (ti ricordo che ricchi e poveri non hanno Nazione). E ancora, i ricchi ci sono perchè è uno status sociale, non perchè sono geneticamente ricchi (se uno guadagna 10 e l'altro non arriva a 1, viene da se che uno è povero e l'altro é ricco indipendentemente se a quello che guadagna 10 il guadagno è sufficiente o meno). È come se tu dicessi che l'amaro non esiste più ed esiste solo il dolce. Tutto è relativo. Mi pare ovvio che qualcuno che si arricchisce c'è anche perchè c'è qualcuno che si impoverisce. Non mi stupisce che comprino solo i cinesi, quello che intendo dire è che quelli che si arricchiscono sono sempre gli stessi(i cinesi che comprano adesso non è che si sono arricchiti ora, ma lo erano anche quando la Cina era messa male). Il solito cinese ricco oggi lo era prima della crisi. Ripeto non parlo di Nazioni,parlo di individui,non è che in Cina adesso stanno tutti bene e prima stavano tutti male. In soldoni, il fatto che ancora oggi le Audi vengano vendute in un luogo invece che in un altro è solo la riprova di quello che dicevo nel post precedente. Sono daccordo con te per quanto riguarda l'Euro. Ha dato il là alle speculazioni dei nostri amici detentori.
Spero di essere stato esaustivo.

Rebus: volarono sul Giappone

Rebus

venerdì 20 aprile 2012

La Globalizzazione, l'errore di un eone!

Ci tengo a precisare che scrivo questo post principalmente in risposta all'articolo "La crisi come strumento di controllo" sottostante a questo post. Quindi prima di leggere questo, leggete il post precedente.


La risposta è molto semplice, caro mannella. La Globalizzazione!
La cosa più sbagliata che l'essere umano abbia mai fatto da quando è comparso 200.000 di anni fa. I ricchi sempre più ricchi? Parliamone! QUALI RICCHI? Se intendi i SUPER ricchi come per esempio Rupert Murdoch (SKY), Bill Gates, ecc, questi hanno talmente tanti soldi che non li finiranno mai, e con i loro investimenti (perchè per fare soldi devi spendere soldi), è ovvio che saranno sempre più ricchi, o come minimo manterranno quasi intatto il loro patrimonion e non avranno problemi. Ma non gli si puà fare una colpa a loro. Anche se questo che ho appena detto non è esattissimo perchè per esempio Abramovich è passato da un patrimonio di 23,5 miliardi di dollari a 8,5 miliardi di dollari con la crisi. Sempre tanto, E' VERO, ma non è diventato "sempre più ricco". Poi, hai parlato del mercato del lusso. Non hai specificato CHI compra. Gli italiani? Loro hanno le pezze al culo, non hanno Armani. Ora il lusso si vende agli arabi e ai cinesi. Vuoi un esempio??? eccolo: l'Audi, il 50% del fatturato annuo mondiale (non il 5, il 50) è venduto nella SOLA città di Shanghai.
Anche l'euro è stato il più grande disastro economico europeo, altro schifo della globalizzazione. Non solo ha raddoppiato il costo della vita (perchè la gente dai cartellini ha cancellato 2 mila lire e ha scritto 2 euro) ma ha imposto un limite di produzione alle aziende. Per esempio il latte, siccome non si può produrre più latte dei nostri "compagni" europei, i produttori sono costretti a buttarlo via. Sono tutti ganzi a dire "Come siamo stati bravi a creare l'euro e a globalizzarci" e tutti scemi dietro a dirgli "siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che belloooooooooooooo" ma nessuno parla che in Italia hanno chiusto 70.000 aziende agricole. Non dice nessuno che, nonostante l'italia sia un giardino dentro al mare e ha l'agricoltira migliore del mondo, si importa l'olio d'oliva dal marocco e i pomodori da Pechino. Questo non lo dice nessuno!!! Non dice nessuno che una città come Prato, che per la lavorazione della lana e del tessuto non aveva rivali, ora l'hanno comprata tutto i cinesi. Questo non lo dice nessuno!!! Dicevi "non c'è ricambio", no caro mannella il ricambio c'è e come!!! 20 anni fa i cinesi razzolavano nella spazzatura, ora nella spazzatura ci si va noi  e loro sono con il Ferrari!!

Sai invece coma mi dicevano a me quando 10 anni fa avevo già capito che la globalizzazione era sbagliata e ci avrebbe distrutto? Mi dicevano che ero un razzista, un fascista, un pezzo di merda che odia le altre razze...ditemi ora CHE GLI ABBIAMO CONSEGNATO IL NOSTRO PAESE E LA NOSTRA VITA SE SONO PIU' CONTENTI.

SIETE PIU' CONTENTI ORA??????????

mercoledì 18 aprile 2012

La crisi come strumento di controllo

Riflettendo sulla crisi economica mondiale, mi è saltato all'occhio il fatto che la principale conseguenza di tale crisi è la divisione ,sempre più accentuata, alla quale la nostra società sta andando incontro. Chi è ricco lo è sempre di più(ma non c'era la crisi mondiale?) e chi è povero è sempre più povero(ragazzi c'è la crisi che vi aspettavate?). Le fasce cosiddette "di mezzo", non esistono praticamente più prefigurando un futuro "o dentro o fuori" dalla società anche perchè, va detto, la fascia media è stata assorbita per gran parte dalla fascia più bassa. La situazione,in termini quantitativi, è, per una volta, a favore dei meno abbienti: sono nettamente di più. Gli sfortunatissimi ricconi, però, sono sempre gli stessi; la fascia media ,come ho detto, è sparita passando nelle file di una fascia più bassa che già non se la passava benissimo. Notando questa situazione mi sono informato sull'andamento del mercato del lusso per avere delle conferme: il fatturato delle maggiori firme di abbigliamento(per fare un esempio) è in netto aumento. Allora mi viene in mente una domanda: ma se c'è la crisi ,ed è mondiale, e le persone spendono poco perchè guadagnano poco, perchè alcuni hanno aumentato la spesa facendo impennare i dati del mercato del lusso? E ancora: perchè le differenze tra le tre classiche fasce(differenze che ci sono sempre state) ultimamente si sono accentuate? Le risposte a cui sono giunto sono varie e tutte hanno una loro logica, ma nessuna spiega il motivo per il quale le statistiche indicano che più del settanta percento di quelli che appartenevano al ceto medio adesso sono nella fascia più bassa.
Dopo tanto pensare e dopo aver visto più attentamente cosa sta succedendo,anche ma non solo, nel mondo del lavoro, mi è venuto un dubbio: non è che oltre ai ricchi e ai poveri c' è qualcun altro ? E se sì, chi è? La lampadina mi si è accesa dopo la lettura di diversi libri scritti da autori diversi. Ciò che mi ha colpito(che è anche ciò in cui credo) è "1984" di Orwell nel quale l'autore critica l'alta società che crea delle guerre a tavolino per impedire la risalita sia ai poveri che alle fascie medie. Per evitare quindi che ci sia il naturale ricambio dei ceti dirigenti a favore di qualche arrampicatore sociale o, peggio ancora, a favore di un qualche poveraccio, le fasce più alte della società del 1984 si attivarono per evitare che tale ricambio avvenisse: chi apparteneva alla fascia più alta sarebbe così riuscito a mantenere tale status per l'eternità congelando così la società in una situazione ben precisa.
Detto questo,ecco l'illuminazione che,come ripeto, è ciò in cui credo: rapportando le teorie di quel libro alla nostra situazione attuale, le similitudini sono sconcertanti. La guerra c'è ed è economica. La situazione è congelata. Chi aveva poco,ha ancora meno e il ricco è sempre più ricco. Il divario è cresciuto tra le uniche due fasce rimaste e il fatto che quella di mezzo non esista più a favore di una rimpolpata fascia bassa,a mio parere non è un caso. I detentori delle risorse(petrolio,grandi investitori,e risorse energetiche in genere) che poi sono gli stessi che decidono il bello e il cattivo tempo a livello globale, puntano al rialzo dei prezzi per la fornitura dei loro servizi. Tale rialzo(lo vediamo adesso più che mai) ha un effetto preciso sulla composizione della nostra società: non tutti si possono permettere di pagare i servizi offerti. Coloro che rialzano i prezzi,è giusto sottolinearlo,sono gli stessi che poco tempo dopo fanno le offerte (enel x es) a prezzi che, a loro dire, sono bassissimi, ma che, inequivocabilmente, sono di poco inferiori a quelli che loro stessi hanno aumentato e, allo stesso tempo, sono altissimi rispetto a quelli originari(prima che venissero aumentati).
Accesa la lampadina? È possibile che sia un caso, un'economia che è sfuggita al controllo? Ci sono dei casi in cui l'economia prende brutte pieghe, ma ricordiamo anche che essa non ha vita propria. In ultima analisi la crisi economica potrebbe essere un mezzo "legale" per tornare ai tempi in cui se nascevi contadino rimanevi tale e il ricco proprietario terriero lo era in vita eterna. Potrebbe essere che i detentori delle risorse, non potendo esplicitamente dire: "da adesso i poveri si mettano l'animo in pace, i medi se ne vadano tra i poveri e gli alti ci paghino la merenda in cambio di un posto in società", abbiano fatto nascere una crisi a tavolino per raggiungere i loro scopi nella legalità e inosservati? Potrebbe essere che le cose stanno andando come devono andare? La società deve essere ibernata? Bhè, io credo di si.....

giovedì 12 aprile 2012

Un gruppo di Poker tutto particolare


1) Il Marru con la sua TrollFace
2) Il Regio che cala il Full
3) Il Colle che sta pensando "se non foldavo avevo fatto poker"
4) Nelson, dopo che credeva di aver vinto con una scala accompagnato da un bel "tieni merda" prima che il Regio scoprisse il Full
5) Il Canna che mangia i popcorn
6) Il Mannella che chiede ad Andre se il punteggio è buono (non li ha ancora imparati)
7) Il mitico Andre
8) Il primo ad uscire


Chi sono più belli di loro????????? NESSUNO!!!!!!!!

mercoledì 11 aprile 2012

Siri, quasi una persona





E' da tempo che si parla di questo Siri, l'assistente personale del nuovo modello dell'iPhone 4s, la grande novità. All’inizio ero titubante, non capivo cosa potesse servire, anche perché non ho mai avuto il piacere di provarlo dato che nessuno dei miei conoscenti lo possiede. Ma dal momento in cui ho mandato a quel paese il Windows “pixel bruciato” phone, ho acquistato un 4S, ritrovandomelo alla fine nelle mie mani.
Non è un semplice assistente, è quasi una persona vera.Possiamo dialogare in qualunque modo noi vogliamo, per esempio, partiamo dalle scemenze:
Andrea: “Good morning”
Siri: “Good morning to you”
poi: ”what’s the weather now?” e Siri tirerà giù una lista delle previsioni fino alle 12 ore successive, oppure che tempo farà domani, ecc.
Possiamo fissare appuntamenti, tipo: “set up a meeting at 9” oppure promemoria come: “remind me to call mom at 8 p.m.”
Settare persino la sveglia: “Set the alarm for 6:30 a.m.” o “Wake me at 6:30 in the morning”. In entrambi i modi, Siri lo capisce.
Possiamo dire: “web search Nelson” e Siri aprirà direttamente il browser con la ricerca della parola “Nelson” su Google.
Inviare sms, inviare mail, e fare ricerche: per esempio, chiedi “Any good burger joints around here?” e Siri potrebbe rispondere “I found a number of burger restaurants near you”. Se dici “Hmm. How about tacos,” Siri ricorda che hai appe­na chiesto informazioni sui ristoranti e così cerca ristoranti messicani nella zona.
In più, oltre a una valanga di altre possibilità, non manca anche la risata.Mentre scrivevo questo blog alle 18:29, ho riprovato a dirgli “Good morning” e mi sono ritrovato questa risposta: “Good morning? It’s 6:29 p.m.!”Ci prende anche per il culo!!!!!!!!!
Ho provato a dirgli “i love you” e mi sono trovato risposte tipo:“non sono concepita per l’amore”“oh, stop”“scommetto che dici così a tutti i prodotti apple”Oppure ho provato a dirgli che la odio e mi sono ritrovato risposte come “mi dispiace” o “faccio del mio meglio” (tutte in inglese ovviamente)Addirittura ho provato a dirgli “i fuck you” e mi ha risposto “i'd blush if a could” o “i'll pretend I didn't hear that”.
Siri impara a conoscerti perfino, se chiediamo “chiama mio padre” la prima volta ci chiederà “chi è tuo padre?” e una volta risposto chiamerà quel numero sempre, ogni volta che chiediamo di chiamare nostro padre. Stesso con la mamma, la nonna, la ragazza, ecc.Impostiamo il nostro nome scegliendolo dai contatti e ci chiamerà sempre per nome. Per esempio “Good morning to you, ANDREA”Insomma sconfinata.
Uniche pecche????????? Ne ha 2
1) È in inglese
2) Non possiede la capacità di dirci dove siamo in italia
Alcuni siti, compreso il sito ufficiale Apple, hanno dichiarato che Siri in italiano è in progettazione e uscirà presto con un nuovo aggiornamento. Per adesso dicevano che sarebbe uscito con la 5.1, ma la 5.1 è uscita e non è stato aggiunto una sega nulla (apparte il Giapponese della minchia). Le lingue supportate sono: inglese, giapponese, francese e tedesco. Modestamente non capisco il motivo di mettere queste ultime tre e non l'italiano, non potendo nemmeno dire che l'italiano si parla solo in italia perchè anche le altre tre non mi risulta si parlino in mezzo mondo. Allora sarebbe stato più giusto mettere il portoghese o lo spagnolo, sono sicuramente più parlate. Per adesso ci sono solo dicerie (i cosiddetti rumors) , dove alcuni dicono che l'italiano uscirà a breve, chi dice che uscità ad ottobre chi addirittura dice che dovremmo aspettare il nuovo modello (l'iPhone 5 per esempio).Si spera nel futuro!!!! Se la faranno in italiano e daranno la possibilità di ricercare in italia, allora sarà perfetta!!!!

domenica 8 aprile 2012

Titanic 3D







Apparte la trollata Titanic in 3D è uscito veramente nelle sale il 6 Aprile, un giorno funesto per il cinema secondo solo a quello in cui ebbero il coraggio di dare un lavoro al Colle con conseguenze che poi si rivelarono catastrofiche per l'economia e la fertilità maschile mondiale.
Ma questa è un'altra storia.


lunedì 2 aprile 2012

Less than zero (Meno di zero)

Recensione libro

Bret Easton Ellis è uno dei miei scrittori preferiti, essenziale,ironico e drammatico al tempo stesso,presenta la realtà come un agglomerato di sesso,droga e perversioni di ogni genere. In tutti i suoi libri si ritrovano queste tematiche(opportunamente dosate in base all'argomento trattato) che finiscono sempre col rendere l'idea di una realtà grottesca e ben poco sentimentale. In particolare in questo libro,pubblicato nel 1985 e scritto in giovanissima età,Ellis focalizza la sua attenzione sulla vita di un giovane,Clay,che,figlio di una coppia di celebrità del mondo di Holliwood,torna a casa dal New Hampshire per trascorrere le vacanze di natale a Los Angeles con la famiglia. Intontito dalle droghe che assume per rendere la realtà più colorata,Clay,ritrova i suoi vecchi amici: Trent, Rip, Julian ma anche Blair,la sua ex ragazza. Tra droghe di vario genere e amori promisqui(l'omosessualità,oltre che a Clay,pare appartenga alla vita di Ellis stesso),il poco vivace personaggio principale, vive la vita come fosse una noiosa e poco attraente condanna. Piatta,priva di significato e di valore(tutti i personaggi sono figli di ricchi produttori e vivono nella totale ricchezza) l'esistenza di tutti i personaggi(quella di Clay in particolare) si trascina avanti quasi come una forzatura. Nel tentativo,a mio parere ben riuscito,di rendere l'idea di un mondo in cui tutto ormai è concesso e tutto è reso possibile dal denaro,Ellis adotta uno stile narrativo che,oltre che lento è decisamente sedante. Se da un lato descrive la vita ben sopra le righe di tutti i suoi personaggi,dall'altro, lo fa con il preciso intento di paracadutare il lettore in un'esistenza tanto scintillante quanto noiosa e incolore. Sentimenti come noia,voglia di fare altro, voglia di fuggire, vengono iniettati nel lettore attraverso una trama nella quale apparentemente non succede niente di eclatante. Leggendolo,si ha come l'impressione di perdere tempo,a tratti ci si annoia e a tratti ci si annoia di più,ma è proprio questo l'intento dello scrittore. Se agli occhi del lettore il libro sembrasse eccitante e travolgente,allora tale lettore farebbe meglio a rivendere il libro e comprarne un altro perchè sarebbe  evidente la sua incompetenza. Ma dove sta l'ironia?. Nel corso del libro ritroviamo molti cenni e critiche alla società americana,ma non a tutta. A dire il vero le critiche di Ellis non sono mai esplicite e per la maggior parte del libro si ha l'impressione che lui stesso si trovi bene in quel mondo di ricchi sfondati e senza emozioni particolari. Se invece,ad una seconda lettura,stiamo più attenti,vediamo che le note negative(mooooolto tra le righe) affiorano ripetutamente. Tali velatissime note comunque ,vengono sempre presentate in chiave ironica( prese di giro e simili) e ,come dicevo prima,non investono la società americana nel suo complesso: sono rivolte a situazioni in cui i ricchi holliwoodiani si vengono continuamente a trovare(figli ai quali le attenzioni vengono dirette attraverso regali galattici e mai attraverso affettuosi gesti) ma anche la chiesa ,in almeno un'occasione, non viene risparmiata. Nel suo complesso però Ellis pare dirci: "Nell'alta società questa è la vita.Più difetti che pregi. Io però ci vivo volentieri". Va da sè che Ellis rivolga parte del libro alla tematica dell'apparenza: inevitabile e principale caratteristica dell'alta società,in particolare del mondo dello spettacolo. L'apparenza,l'aspetto fisico,i vizi(più di ogni altra cosa),lo status paiono essere le uniche cose che contano.
Per quanto riguarda la trama essa si sviluppa attorno al personaggio di Clay(probabilmente lui è Ellis)che,intontito dall'alcol e dalle droghe ,non riesce ad affrontare le situazioni che si vengono a creare,preferendo fuggire(il tema della fuga è ricorrente). La trama ,altrimenti lineare,è resa meno nitida dal fatto che è Clay il narratore,e poichè è sempre in balia di qualche sostanza, la realtà dei fatti viene sempre distorta o resa meno comprensibile di quello che è davvero. Non c'è un vero inizio nè una vera fine,solo lo svolgimento che, finito il libro, continua nella sua noiosa routine.
Nel complesso non un libro che può essere apprezzato da tutti.
Voto: 6.5/10

Rebus (5,6,5)