venerdì 6 gennaio 2012

Choke (soffocare)

Scritto nel 2001 da Chuck Palahniuk,Soffocare è uno dei miei libri preferiti. Ironico,satirico,e tragico allo stesso tempo,Palahniuk,non è nuovo a questo genere di libri. Diciamo pure che il suo marchio di fabbrica è proprio la commistione tra commedia e tragicità che ormai da tempo lo accompagna nella sua lunga carriera di scrittore. Come successo con il più noto Fight Club, la mancanza quasi totale di avverbi durante la narrazione rende il racconto più diretto e asciutto riuscendo così a giungere dritto al punto: la critica(in questo libro più velata rispetto ad altri suoi scritti)della società americana nel suo complesso. Non si scaglia soltanto contro il capitalismo e le sue ingiustizie sociali ma,in questo libro,punta il dito verso l'incredibile ipocrisia che accompagna la vita di tutti i giorni,in particolar modo,la vita degli americani.
L'incredibile importanza data al denaro e all'apparenza,alla prima apparenza,sembrano essere i punti fermi della sua critica nei confronti della società ma anche nei confronti dello Stato. Mai banale e molto spesso rivelatore,questo autore sembra voler comunicare al lettore un importante messaggio: la realtà supera molto spesso e incredibilmente la fantasia. Ribalta i punti di vista e le credenze; scardina punti fermi e miti e infine ci mostra come questi ultimi siano in realtà falsi e monopolizzati dalla società stessa. A torto o a ragione i suoi messaggi al termine dei suoi libri arrivano chiari e nitidi,svelando molto spesso nelle ultime pagine,il senso dei suoi racconti e delle sue critiche.
Soffocare narra di un ragazzo(Viktor Mancini) affetto da una dipendenza. Essa non è,come troppo spesso avviene in molti altri libri(non di questo autore) la droga o l'alcool,ma il sesso. Impegnato da un lato a cercare di risolvere(nemmeno troppo seriamente) i suoi problemi col sesso(è infatti una vera e propria dipendenza)partecipando a riunioni apposite per sessopatici,Viktor,è attanagliato da un grande dubbio:la sua esistenza,il senso della sua vita e in particolar modo chi sono i suoi veri genitori. Adottato fin da piccolissimo da un'immigrata italiana dalla quale prende il cognome,sa poco o niente della sua infanzia. Dato che la madre ormai vecchia si trova in un ospedale costosissimo e dato che Viktor non ha un soldo,si deve arrangiare per guadagnarsi da vivere. Come? Andando nei più costosi ristoranti della città e fingendo ogni volta di soffocare a causa di un boccone andato di traverso riesce così a a guadagnarsi la generosità di chi,ogni volta lo salva dalla morte. Come se ,di continuo, fosse adottato da qualcuno. Tra flashback della sua infanzia e peripezie di ogni genere,Viktor crede addirittura di essere nato dal prepuzio di Gesù custodito a Roma. "Cos'è che Gesù non farebbe?" diviene così il suo pensiero fisso tra sesso sfrenato e situazioni imbarazzanti. Ma non voglio svelare troppo di una trama che,a mio parere ,è tra le più strane e controverse che abbia mai potuto leggere. Sicuramente da leggere anche solo per farsi due risate indipendentemente dal fatto che siate sulla stessa lunghezza d'onda dello scrittore oppure no.
Voto:7.50/10

1 commento:

  1. Mizzega che recensione professional!!
    Letto e piaciuto, ma il mio preferito di Palahniuk rimane Fight Club

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